Campione imolese, maestro in
Colombia!
Il tesserato dell’Usil
Gionata Zarbo è stato invitato in Colombia per tenere uno stage di thai boxe!
Detentore del titolo
intercontinentale di thai boxe vinto nel 2006 (nel 2003 titolo italiano),
l’imolese Gionata Zarbo è oggi tesserato dell’Usil e nella palestra di via
Kolbe si allena regolarmente per passione e per un possibile rientro in
attività.
Grazie alla sua carriera,
ancora in essere, si è meritato un invito in Colombia dal 24 al 27 maggio presso
la palestra Training nation striking center di Bogotà, dove ha tenuto uno stage
di thai boxe, disciplina a contatto pieno che prevede l’uso di colpi di
percussione con le mani e con i piedi oltre a mosse di lotta e sempre più di
moda in Sudamerica, motivo per cui il campione imolese è stato invitato come
maestro. Hanno partecipato 25 fighter locali, che si sono dimostrati “molto
interessati - racconta Zarbo -. In Colombia sono molto bravi nella boxe, mentre
nella thai boxe sono ancora indietro, hanno da imparare ed infatti i
partecipanti erano molto curiosi. E’ stato bello raccontare la mia carriera e
mostrare ed insegnare colpi e tecniche, ma anche l’importanza di un allenamento
costante e vario. La thai boxe, infatti, è una disciplina molto ricca, che si
apprende praticandola a lungo”.
Zarbo ha oggi 36 anni e nella
vita è istruttore presso la palestra Freetime di Imola. È stato a lungo un
professionista della thai boxe, combattendo oltre 50 incontri con ottimi
risultati: Zarbo detiene infatti il record di incontri di thai boxe con 38
vittorie (di cui 19 per ko avversario), 10 sconfitte, 2 pareggi. Ha combattuto
non solo in Europa ma anche in Tailandia e Giappone. Dopo il titolo
intercontinentale un infortunio lo ha fermato per qualche tempo;
successivamente Zarbo si è rimesso in gioco nelle mma (mixed martial arts) e
nel 2013 in Canada ha vinto il titolo mondiale con la nazionale italiana.
Tutt’altro che ritiratosi, Zarbo è ancora pronto per scendere in campo per i
match. “Mi trovo bene a praticare le mma, disciplina che richiede buona
conoscenza di diverse tecniche – continua –. Mi vedo bene anche nelle vesti di
preparatore e ad Imola c’è un buon vivaio di giovani interessati e promettenti.
Vedremo cosa mi riserverà il futuro”.