C’era una volta l’Unione Sportiva Lotta Imolese,
società sportiva da anni dedita alla disciplina sportiva ed olimpica della
Lotta. Tecnicamente, dunque, non c’è nulla di nuovo nello scenario già vivo e
vivace della Lotta Imolese, eppure, invece, tante piccole novità e grandi nuovi
obiettivi segnano il 2017 come una nuova stagione assolutamente degna di nota.
Nuovi tesserati ed atleti illustri. Nuovi nomi si aggiungono al già
nutrito gruppo degli atleti in grado di competere in campionati di tutti i
livelli; atleti di fama ed interesse nazionale residenti ad Imola che possono
oggi essere emblema ed orgoglio della città. Ad esempio Saverio Scaramuzzi,
quattro volte campione italiano ma anche pompiere in servizio alla caserma di
Imola nonché cognato dell’olimpico Andrea Minguzzi in quanto marito della
sorella del campione, Valentina Minguzzi (anch’essa lottatrice), trasferitosi
alla squadra imolese dalla SG Angiulli Bari ed allenatore oltre che atleta
professionista. Sempre legato all’oro olimpico è Mirco Minguzzi, fratello
minore del più noto Minguzzi, diciassette anni ed un obiettivo grande come già
quello del fratello. Lo stesso Minguzzi “senior”, Andrea, pur senza ricoprire
alcun ruolo in quanto atleta delle Fiamme Oro, frequenta e si allena alla
palestra dell’Usi Lotta di via Kolbe per seguire da vicino il fratello nel suo
sogno-obiettivo olimpico.
Nuovi
obiettivi. Nonostante la lunga storia, nel tempo, dell’Unione Sportiva
Imolese Lotta, la società quest’anno ha un nuovo obiettivo utile a scrivere, da
un grande passato, anche un grande futuro: il rilancio della disciplina della
Lotta Greco Romana. Un obiettivo da perseguire attraverso due strade. Da un
lato cercando maggiori e migliori risultati sportivi, fino a poter diventare,
in qualche anno, una delle prime dieci società italiane di lotta per risultati.
Incoraggiati, infatti, dai successi nazionali ottenuti nell’ultimo anno, la
società punta a competere ad alti livelli negli ambiti italiano ed
internazionale, anche nelle discipline del grappling e delle mixed martial
arts. Dall’altro lato, puntando sul settore della lotta giovanile, anche grazie
al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, una disciplina
completa dal punto di vista fisico nonchè intrigante come sfida, che al suo
primo anno ad Imola coinvolge già 12 giovanissimi (dai 5 anni) sotto la
responsabilità del campione Scaramuzzi. Complessivamente l’anno sportivo 2017 dell’Usi
Lotta conta circa 120 soci, fra cui 35 atleti agonisti. Approfittando della
presenza del campione olimpico e dei suoi validi consigli, l’Usi Lotta sta
intraprendendo nuove iniziative per rivalutare e rivalorizzare la disciplina
della lotta greco-romana nell’imolese.
Focus:
lotta giovanile. La lotta, così come il judo e il karate (le
tre discipline della federazione Fijlkam), è uno sport situazionale, caratterizzato cioè da una attività
neuro-cognitiva-motoria particolarmente efficace per lo sviluppo di una serie
di funzioni di fondamentale importanza per lo sviluppo complessivo
dell’individuo in età evolutiva; queste tre discipline, che sotto il profilo
antropologico hanno segnato il percorso evolutivo dell’umanità, portano ai
praticanti notevoli benefici psicofisici. Secondo un’indagine pubblicata da Il Sole 24 Ore Sport, le discipline
Fijlkam sono tra gli sport più praticati dai bambini sotto i 10 anni di età.
Inoltre la presenza femminile è molto consistente oltre che in costante
crescita (nel karate, ad esempio, il numero dei praticanti maschili e femminili
si equivale). Dal punto di vista metodologico, l’approccio alla lotta giovanile
da parte dei piccoli praticanti è multilaterale (corpo, movimento, prestazione)
ma anche ludico, collaborativo (interazione ed interrelazione tra compagni)
nonché mirato all’acquisizione di comportamenti di sicurezza e fair play (ludere non laedere). Al fine di
promuovere e divulgare la lotta olimpica e i suoi ideali, valori e spirito
sportivo ai più giovani, l’Usi Lotta è da quest’anno impegnata con il progetto
Lotta nelle scuole sotto l’egida della Fijlkam e con la collaborazione di
numerosi istituti scolastici del comprensorio imolese. Responsabile dei
progetti con i giovani è Saverio Scaramuzzi.
Renato
Polgrossi, vice presidente Usi Lotta
“Ci tenevamo a presentarci perché ci
siamo da sempre ma oggi siamo diversi, nuovi. Innanzitutto perché ci siamo
modernizzati ed oltre alla lotta libera e greco romana proponiamo e soddisfiamo
le nuove discipline del Grappling e Mma. Inoltre perché vantiamo nuovi nomi di
spessore nella rosa dei nostri 35 atleti professionisti ed amatoriali. Uno è
Saverio Scaramuzzi, col quale abbiamo iniziato un percorso di avviamento alla
lotta per giovanissimi, grazie anche al sostegno della Fondazione Cassa di
Risparmio di Imola; anche se abbiamo iniziato appena a settembre contiamo già
14 bambini, un buon risultato per essere il primo anno nel quale partecipiamo
al progetto federale di lotta giovanile. Scaramuzzi oltre ad essere un atleta
titolato è un allenatore in grado di seguire in maniera particolare i bambini,
per i quali è necessario fondere attività motoria e ludica propedeutiche alla
lotta. Perché i bambini? Perché sono il futuro della lotta, i lottatori di
domani, dai quali speriamo possa uscire un’altra medaglia d’oro olimpica. L’altro
tesserato di spessore è Mirco Minguzzi, fratello del più noto Minguzzi olimpico
che si è avvicinato alla nostra palestra nonostante faccia ancora parte del
gruppo sportivo Fiamme Oro; grazie al suo nome, alle sue competenze ed alle sue
idee nuove Usi Lotta ha la possibilità di rilanciarsi e rilanciare la lotta
come sport, certamente meno nota del calcio ad esempio. Oltre ad essere il
nuovo motore, Andrea Minguzzi segue da vicino gli allenamenti del fratello
minore Mirco, giovane promessa della lotta italiana in quanto già titolato a
livello nazionale e scelto per la rosa degli osservati per le Olimpiadi di
Tokyo 2020. Da quest’anno parte il nostro progetto ambizioso di entrate, in 4
anni, fra le prime dieci società italiane per risultati; oggi partiamo dalla
novantesima posizione. Tutto questo è chiaramente possibile anche grazie ai
nostri sponsor, lo storico Cecchini Service in primis, ma anche tutti gli altri
che ci accompagnano da tempo o anche solo da quest’anno. Un grazie va anche
all’Amministrazione comunale per l’attenzione al settore sportivo e alle altre
società che si lasciano coinvolgere in un circolo virtuoso di collaborazioni:
il judo con cui organizziamo alcuni allenamenti, il basket col quale dividiamo
l’impianto, il rugby col quale stiamo intraprendendo un percorso per fare
attività invernali insieme”.
Gian
Matteo Ranzi, allenatore
“Con i nuovi tesserati Imola si fa
grande dal punto di vista della qualità e del futuro della lotta. Non ci si
improvvisa campioni; i nostri giovani partono da zero ma guadagnano oggi buone prospettive,
ci vorrà del tempo ma la vera parola d’ordine è proprio prospettive. In Romagna
Usi Lotta può davvero diventare una delle prime società”.
Andrea
Minguzzi, oro olimpico
“Sono soddisfatto del mio percorso
sportivo che si chiude con l’ultima gara con le Fiamme Oro in programma fra un
paio di settimane. Successivamente ragionerò insieme alla mia società quale
ruolo può calzarmi. Fra i progetti della Polizia c’è anche quello di aprire dei
centri sportivi nelle periferie d’Italia; vedremo. Intanto stare vicino a mio
fratello nel suo percorso mi appassiona”.
Davide
Tronconi, Assessore allo Sport (Imola)
“Il compito
dell’Amministrazione deve essere quello di fare cittadinanza, inclusa la
possibilità di fare sport per tutti. È dunque tempo di progetti sportivi, come
questo di Usi Lotta, e non solo di sport come immagine. La lotta ad Imola esce
dall’ombra con progetti ambizioni che coinvolgono in prima persona la città;
grazie anche a loro Imola sta diventando sempre più un laboratorio di sport ad
alti livelli, una realtà che lavora e può produrre grandi risultati”.
Breve
storia ed organizzazione dell’Unione Sportiva Imolese Lotta. Ufficialmente Usi Lotta nasce nel 1970, anno in cui partecipa al
Campionato Italiano Juniores con Massimo Minguzzi, padre dell’olimpico Andrea
Minguzzi. Il gruppo Lotta Imola è comunque attivo già dai primi decenni del
Novecento. La società è affiliata alle federazioni di settore Fijlkam e Figmma
e svolge le proprie attività alla palestra Alfredo Bartolini (1916-1944, atleta
nella disciplina della lotta caduto per la libertà) all’interno del centro
sportivo Enrico Ravaglia di via Kolbe 3.