lunedì 20 febbraio 2017

Trofeo Cisa Interregionale Faenza, 19 febbraio 2017

Prima gara dell'anno, primi risultati!

Mirco Minguzzi, nuovo tesserato dell’Unione Sportiva Imolese Lotta nonché fratello dell’olimpico Andrea Minguzzi, si è aggiudicato il primo oro con la società imolese al Trofeo Cisa Interregionale a Faenza lo scorso 19 febbraio nella categoria 75 kg over 18.

Il secondo risultato del 2017 è arrivato per mano del sedicenne Simone Gironda nella categoria 85 kg under 18, che si è aggiudicato un meritatissimo argento.


Il Trofeo Cisa Interregionale Faenza valeva come preparazione dei campionati italiani delle varie categorie; complessivamente hanno partecipato 249 atleti divisi in tre categorie di età, di cui 13 da Imola.






sabato 18 febbraio 2017

Usi Lotta, una grande stagione: presentati alla città i nuovi campioni e gli ambiziosi obiettivi

C’era una volta l’Unione Sportiva Lotta Imolese, società sportiva da anni dedita alla disciplina sportiva ed olimpica della Lotta. Tecnicamente, dunque, non c’è nulla di nuovo nello scenario già vivo e vivace della Lotta Imolese, eppure, invece, tante piccole novità e grandi nuovi obiettivi segnano il 2017 come una nuova stagione assolutamente degna di nota.

Nuovi tesserati ed atleti illustri. Nuovi nomi si aggiungono al già nutrito gruppo degli atleti in grado di competere in campionati di tutti i livelli; atleti di fama ed interesse nazionale residenti ad Imola che possono oggi essere emblema ed orgoglio della città. Ad esempio Saverio Scaramuzzi, quattro volte campione italiano ma anche pompiere in servizio alla caserma di Imola nonché cognato dell’olimpico Andrea Minguzzi in quanto marito della sorella del campione, Valentina Minguzzi (anch’essa lottatrice), trasferitosi alla squadra imolese dalla SG Angiulli Bari ed allenatore oltre che atleta professionista. Sempre legato all’oro olimpico è Mirco Minguzzi, fratello minore del più noto Minguzzi, diciassette anni ed un obiettivo grande come già quello del fratello. Lo stesso Minguzzi “senior”, Andrea, pur senza ricoprire alcun ruolo in quanto atleta delle Fiamme Oro, frequenta e si allena alla palestra dell’Usi Lotta di via Kolbe per seguire da vicino il fratello nel suo sogno-obiettivo olimpico.



Nuovi obiettivi. Nonostante la lunga storia, nel tempo, dell’Unione Sportiva Imolese Lotta, la società quest’anno ha un nuovo obiettivo utile a scrivere, da un grande passato, anche un grande futuro: il rilancio della disciplina della Lotta Greco Romana. Un obiettivo da perseguire attraverso due strade. Da un lato cercando maggiori e migliori risultati sportivi, fino a poter diventare, in qualche anno, una delle prime dieci società italiane di lotta per risultati. Incoraggiati, infatti, dai successi nazionali ottenuti nell’ultimo anno, la società punta a competere ad alti livelli negli ambiti italiano ed internazionale, anche nelle discipline del grappling e delle mixed martial arts. Dall’altro lato, puntando sul settore della lotta giovanile, anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, una disciplina completa dal punto di vista fisico nonchè intrigante come sfida, che al suo primo anno ad Imola coinvolge già 12 giovanissimi (dai 5 anni) sotto la responsabilità del campione Scaramuzzi. Complessivamente l’anno sportivo 2017 dell’Usi Lotta conta circa 120 soci, fra cui 35 atleti agonisti. Approfittando della presenza del campione olimpico e dei suoi validi consigli, l’Usi Lotta sta intraprendendo nuove iniziative per rivalutare e rivalorizzare la disciplina della lotta greco-romana nell’imolese.

Focus: lotta giovanile. La lotta, così come il judo e il karate (le tre discipline della federazione Fijlkam), è uno sport situazionale, caratterizzato cioè da una attività neuro-cognitiva-motoria particolarmente efficace per lo sviluppo di una serie di funzioni di fondamentale importanza per lo sviluppo complessivo dell’individuo in età evolutiva; queste tre discipline, che sotto il profilo antropologico hanno segnato il percorso evolutivo dell’umanità, portano ai praticanti notevoli benefici psicofisici. Secondo un’indagine pubblicata da Il Sole 24 Ore Sport, le discipline Fijlkam sono tra gli sport più praticati dai bambini sotto i 10 anni di età. Inoltre la presenza femminile è molto consistente oltre che in costante crescita (nel karate, ad esempio, il numero dei praticanti maschili e femminili si equivale). Dal punto di vista metodologico, l’approccio alla lotta giovanile da parte dei piccoli praticanti è multilaterale (corpo, movimento, prestazione) ma anche ludico, collaborativo (interazione ed interrelazione tra compagni) nonché mirato all’acquisizione di comportamenti di sicurezza e fair play (ludere non laedere). Al fine di promuovere e divulgare la lotta olimpica e i suoi ideali, valori e spirito sportivo ai più giovani, l’Usi Lotta è da quest’anno impegnata con il progetto Lotta nelle scuole sotto l’egida della Fijlkam e con la collaborazione di numerosi istituti scolastici del comprensorio imolese. Responsabile dei progetti con i giovani è Saverio Scaramuzzi.



Renato Polgrossi, vice presidente Usi Lotta
“Ci tenevamo a presentarci perché ci siamo da sempre ma oggi siamo diversi, nuovi. Innanzitutto perché ci siamo modernizzati ed oltre alla lotta libera e greco romana proponiamo e soddisfiamo le nuove discipline del Grappling e Mma. Inoltre perché vantiamo nuovi nomi di spessore nella rosa dei nostri 35 atleti professionisti ed amatoriali. Uno è Saverio Scaramuzzi, col quale abbiamo iniziato un percorso di avviamento alla lotta per giovanissimi, grazie anche al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola; anche se abbiamo iniziato appena a settembre contiamo già 14 bambini, un buon risultato per essere il primo anno nel quale partecipiamo al progetto federale di lotta giovanile. Scaramuzzi oltre ad essere un atleta titolato è un allenatore in grado di seguire in maniera particolare i bambini, per i quali è necessario fondere attività motoria e ludica propedeutiche alla lotta. Perché i bambini? Perché sono il futuro della lotta, i lottatori di domani, dai quali speriamo possa uscire un’altra medaglia d’oro olimpica. L’altro tesserato di spessore è Mirco Minguzzi, fratello del più noto Minguzzi olimpico che si è avvicinato alla nostra palestra nonostante faccia ancora parte del gruppo sportivo Fiamme Oro; grazie al suo nome, alle sue competenze ed alle sue idee nuove Usi Lotta ha la possibilità di rilanciarsi e rilanciare la lotta come sport, certamente meno nota del calcio ad esempio. Oltre ad essere il nuovo motore, Andrea Minguzzi segue da vicino gli allenamenti del fratello minore Mirco, giovane promessa della lotta italiana in quanto già titolato a livello nazionale e scelto per la rosa degli osservati per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Da quest’anno parte il nostro progetto ambizioso di entrate, in 4 anni, fra le prime dieci società italiane per risultati; oggi partiamo dalla novantesima posizione. Tutto questo è chiaramente possibile anche grazie ai nostri sponsor, lo storico Cecchini Service in primis, ma anche tutti gli altri che ci accompagnano da tempo o anche solo da quest’anno. Un grazie va anche all’Amministrazione comunale per l’attenzione al settore sportivo e alle altre società che si lasciano coinvolgere in un circolo virtuoso di collaborazioni: il judo con cui organizziamo alcuni allenamenti, il basket col quale dividiamo l’impianto, il rugby col quale stiamo intraprendendo un percorso per fare attività invernali insieme”.

Gian Matteo Ranzi, allenatore
“Con i nuovi tesserati Imola si fa grande dal punto di vista della qualità e del futuro della lotta. Non ci si improvvisa campioni; i nostri giovani partono da zero ma guadagnano oggi buone prospettive, ci vorrà del tempo ma la vera parola d’ordine è proprio prospettive. In Romagna Usi Lotta può davvero diventare una delle prime società”.

Andrea Minguzzi, oro olimpico
“Sono soddisfatto del mio percorso sportivo che si chiude con l’ultima gara con le Fiamme Oro in programma fra un paio di settimane. Successivamente ragionerò insieme alla mia società quale ruolo può calzarmi. Fra i progetti della Polizia c’è anche quello di aprire dei centri sportivi nelle periferie d’Italia; vedremo. Intanto stare vicino a mio fratello nel suo percorso mi appassiona”.

Davide Tronconi, Assessore allo Sport (Imola)
“Il compito dell’Amministrazione deve essere quello di fare cittadinanza, inclusa la possibilità di fare sport per tutti. È dunque tempo di progetti sportivi, come questo di Usi Lotta, e non solo di sport come immagine. La lotta ad Imola esce dall’ombra con progetti ambizioni che coinvolgono in prima persona la città; grazie anche a loro Imola sta diventando sempre più un laboratorio di sport ad alti livelli, una realtà che lavora e può produrre grandi risultati”.



Breve storia ed organizzazione dell’Unione Sportiva Imolese Lotta. Ufficialmente Usi Lotta nasce nel 1970, anno in cui partecipa al Campionato Italiano Juniores con Massimo Minguzzi, padre dell’olimpico Andrea Minguzzi. Il gruppo Lotta Imola è comunque attivo già dai primi decenni del Novecento. La società è affiliata alle federazioni di settore Fijlkam e Figmma e svolge le proprie attività alla palestra Alfredo Bartolini (1916-1944, atleta nella disciplina della lotta caduto per la libertà) all’interno del centro sportivo Enrico Ravaglia di via Kolbe 3.